33 racconti per 33 autori
INTRECCI D’AUTORE
Ci sono ben 33 racconti nel libro Intrecci d’Autore, edito da Intrecci Edizioni, in edicola da qualche settimana.
Trentatré racconti di trentatré autori diversi, che hanno voluto dare il loro contributo per realizzare un libro i cui proventi saranno devoluti alla Onlus romana “Casa di Ibrahima,” che si occupa di bambini del Senegal.
È una raccolta rivolta a un pubblico ampio, ci sono racconti adatti a ogni età, per lettori esigenti e per chi vuole immergersi per qualche ora in storie piacevoli. Non mancano temi di grande attualità, come l’emarginazione dei senzatetto delle grandi città che abitano i sottopassaggi dei treni, “… dove le figure alle pareti vibrano sotto il passaggio dei treni… diretti verso un mondo migliore” cit. da “Fidarsi del buio” di Sara Carnevale.
Nel racconto “Natale 2.0” si parla invece dell’alienazione dei giovani in un futuro non meglio definito, che, non più in grado di esprimere il proprio pensiero, anche quello conciso e scarno dei social, delegano una figura nuova, una persona che lo fa per mestiere, da pagare in crediti: “… amicizia 500 crediti, amore 700. Dieci in più se vuoi che pubblichi direttamente io sul tuo profilo, così ti risparmi anche la fatica di quello.” Cit. da “Natale 2.0” di Maurizio Roccato.
E poi c’è la storia di una giovane donna nata da un utero in affitto, che sconta le conseguenze di essere figlia di una coppia di omosessuali scellerati: “Cara Laura. Sono stata messa al mondo da una donna senza scrupoli, che mi ha venduta quando ero ancora in fasce; sono stata comprata da un uomo che mi ha messa al mondo per il suo egoistico, personale, tornaconto; sono stata affidata ad un uomo illuso di poter sopperire ad un vuoto che è per sua natura incolmabile…” cit. da “La lettera” di Chiara Franzin.
A pagina 119 c’è il racconto intitolato “La Polvere di Natale”, che ho scritto tra entusiasmo e timore, consapevole che mi sarei dovuta confrontata con ben trentadue autori che non conoscevo. È una storia di droga e di morte, ambientata in una Napoli stretta nella morsa delle sue contraddizioni, con la sua gente perbene e vitale e la malavita che spadroneggia nei “quartieri”.
Insomma vi ho parlando di un libro davvero interessante per la varietà di storie e di stili che lo caratterizzano.
Mi chiamo Rosaria Patrone e sono nata a Bagnoli Irpino. Sono laureata in biologia e mi diletto nella scrittura. Al mio attivo ho la vittoria nel 2010 di un premio letterario nazionale, “Il Tartufo d’Oro”, per il racconto “Profumo di Provincia” e la pubblicazione, nel gennaio 2016 del mio romanzo d’esordio “Solo una storia privata”, Marco Del Bucchia Editore.